Introduzione

SPIP è un prodotto limitato. Ci sono delle cose che sa fare bene e altre che non può fare. Tentate per esempio di creare un sito dedicato al cinema, con link su tutti i nomi (attori, registi, staff tecnico, come le schede di Internet Movie Database) verso altri film che hanno realizzato, e capirete che SPIP non è stato concepito per questo! Al contrario, creare e gestire un sito di contenuti editoriali con una struttura semplice, alla maniera di uZine, è molto facile.

Tuttavia, tra questi due estremi (dai siti irrealizzabili con SPIP ai siti per i quali SPIP è particolarmente adatto), vi è un’ampia gamma di impieghi, di necessità facilmente realizzabili, ma a priori inaccessibili con la versione standard dei modelli.

Alcuni webmaster (molto coraggiosi), messi di fronte ai limiti apparenti del prodotto, si lanciano a capofitto nel codice sorgente di SPIP al fine di adattarlo ai propri bisogni specifici. Benché questo atteggiamento molto "open source" sia degno di lode, tuttavia toglie a questi webmaster la possibilità di seguire i progressi del software standard e richiede conoscenze approfondite di PHP.

Ora, e questo è lo scopo di questo tutorial, vi sono molte possibilità per andare al di là dei limiti di SPIP, usando semplicemente in maniera personale i modelli e la struttura del sito.

A chi è indirizzato questo documento?

Questo tutorial è destinato ai webmaster che desiderano superare alcuni limiti apparenti di SPIP. È quindi imperativo avere già compreso il funzionamento dei modelli e dei cicli che gestiscono l’interfaccia pubblica.

Se siete agli inizi, cominciate con il documento Primi passi con SPIP, destinato ai webmaster che vogliono iniziare a comprendere il funzionamento dei modelli.

Se invece sapete già utilizzare bene i modelli, vi consigliamo di avere a portata di mano una versione stampata del Manuale di riferimento.

Quale versione di SPIP?

Gli esempi citati in questo tutorial utilizzano le funzionalità presenti nella versione SPIP 1.3 e seguenti. Alcune possono essere realizzate con versioni precedenti, ma l’uso della versione 1.3 offre maggiore flessibilità.

Quali altre conoscenze tecniche sono necessarie?

Questo tutorial è molto graduale. Tuttavia, presenta la costruzione passo dopo passo di modelli completi. Oltre alla comprensione del meccanismo generale dei modelli (e del sistema dei cicli), conviene comprendere il codice HTML. L’HTML utilizzato in questa sede sarà volontariamente rudimentale ma, se finora avete realizzato una pagina Web solo tramite un editor grafico rischiate di essere disorientati.

Non tratteremo dell’utilizzo del PHP nei modelli; la conoscenza di tale linguaggio è quindi inutile.

Gli obblighi

-  Non modificare la struttura di SPIP. Noi non modificheremo mai il codice sorgente del prodotto, né le tabelle del database utilizzato da SPIP. Ciò garantirà che le funzionalità qui considerate rimarranno compatibili con le future versioni del programma e che l’interfaccia privata conserverà la sua uniformità.

-  Realizzare un sito la cui interfaccia di navigazione rimanga coerente. Uno dei nostri scopi è di realizzare una navigazione più varia di quella proposta dai modelli standard, al contrario non si deve fare in modo che l’interfaccia divenga totalmente incomprensibile per il visitatore. (Vedrete tuttavia che in questa sede non abbiamo sviluppato l’aspetto grafico delle nostre pagine; graficamente, l’interfaccia ottenuta al termine di questo tutorial sarà orrenda a vedersi... ma i link tra i vari elementi strutturali del sito saranno presenti.)

-  Realizzare un sito che sia facile da aggiornare. Coloro che gestiscono il sito dall’area riservata non devono impiegare ore per aggiungere un articolo... Si deve approfittare degli automatismi legati a un sito dinamico.

Come utilizzare questo tutorial?

Questo tutorial è molto graduale, e i codici forniti sono completi: non troverete dei "pezzi di codice" usciti dal nulla da dover copiare; invece, il codice completo dei modelli verrà assemblato man mano che aumentano gli articoli. Il metodo qui proposto è la creazione di pagine di modelli sempre più complessi, spiegando in dettaglio ogni fase.

Pertanto, vi consigliamo di seguire questo tutorial nell’ordine dei suoi articoli, e di creare i file quando richiesto dalle spiegazioni, integrando ogni volta le modifiche date in esempio.

Troverete questi esempi molto più chiari se realizzate da soli le pagine qui indicate. Il codice vi sembrerà più semplice, poiché con l’aggiunta di ogni nuovo elemento vedrete immediatamente l’impatto delle modifiche effettuate.

Tutti i modelli realizzati in questo tutorial sono raggruppati nei nostri archivi. Potete scaricarli fin da ora, ma vi consigliamo comunque di realizzare questi modelli ab initio seguendo il tutorial: se lavorate direttamente sui modelli terminati perdete la costruzione progressiva e rischiate di non comprenderne la struttura.

La progressione di questo tutorial

-  I primi articoli (da "Lo scopo del gioco" a "Scrivere gli articoli") insistono sull’importanza di pensare bene alla struttura del sito e di definire la costituzione degli articoli prima di cominciare un sito complesso. Tecnicamente, questa parte è alla portata di tutti gli utenti di SPIP (si può leggere anche se non si ha alcuna conoscenza sul funzionamento dei modelli).

Questa parte potrebbe sembrare un po’ troppo semplice (non c’è alcun trucco tecnico). Essa introduce tuttavia l’uso delle parole chiave come strumento di strutturazione del sito. Soprattutto, essa permette di comprendere che la struttura del sito è indispensabile durante la creazione di un progetto di sito ambizioso. Questa fase, se viene ignorata (e spesso lo è), conduce a siti che diventano ingestibili e la cui interfaccia pubblica è disomogenea (questi problemi si pongono raramente quando si avvia il sito, con una manciata di articoli). Infine, insistiamo (a lungo...) sul fatto che le scelte tecniche (programmazione dei modelli, utilizzo delle parole chiave) dipendono direttamente dalle scelte editoriali (questo principio è basilare in un sistema di pubblicazione).

-  Gli articoli successivi (da "Prima versione del modello degli articoli" a "Il sito completo") propongono la creazione passo dopo passo dei modelli. A partire da questo momento è necessario avere una buona conoscenza del sistema dei cicli di SPIP. Le difficoltà che si incontrano in questa fase sono di ordine logico, e non informatico. Volontariamente, creeremo i modelli in più tappe successive: all’inizio saranno modelli estremamente semplici, poi ci torneremo aggiungendo funzioni più complesse nella struttura dei cicli.

In questa parte troverete alcuni trucchi logici nella gestione dei cicli; soprattutto, vedrete l’utilizzo delle parole chiave come elementi di strutturazione della navigazione.

-  Al termine di questo tutorial otterremo un sito completo e sfruttabile (benché l’interfaccia grafica debba essere un po’ più elaborata). Tuttavia, l’ultimo articolo ("Il sito completo") vi darà qualche idea di sviluppo ulteriore che potrete aggiungere al vostro sito, sfruttando i principi qui esposti.

Autore Fausto Barbarito Publié le : Mis à jour : 26/10/12

Traductions : عربي, català, Español, français, italiano