Se si desidera tradurre SPIP si può procedere in due modi.
Il metodo che gode della nostra preferenza è che si proceda on line sul sito della documentazione di SPIP, attraverso l’interfaccia di traduzione. Questa interfaccia, disponibile all’indirizzo http://www.spip.net/trad_lang.php3, richiede di iscriversi preventivamente sul sito in qualità di redattore. Successivamente, si verifica se la propria lingua è già in corso di traduzione, nel qual caso sarà necessario unirsi all’équipe di traduzione corrispondente (nell’area riservata oppure attraverso la lista spip-trad); nel caso contrario è possibile creare la lingua in questione e iniziare a tradurre senza esitazioni.
Attenzione: quando una variabile è presente in una stringa essa viene inserita tra due ’@’. Per esempio, si dovrà tradurre la stringa
'Erreur dans la sauvegarde (@type@ @id_objet@) !'
Non bisogna modificare i caratteri tra due ’@’, poiché essi saranno sostituiti per formare la stringa finale: "Erreur dans la sauvegarde (article 7) !".
Questo è praticamente tutto quel che è necessario sapere per tradurre SPIP. Per quanto riguarda il resto, la qualità della traduzione è quella che ci si aspetta da SPIP: leggibilità, accessibilità da parte di un pubblico non esperto (evitare per quanto possibile il gergo tecnico), correzione della lingua (evitare errori di battitura o ortografici), eccetera. E, chiaramente, è necessario conoscere almeno un po’ SPIP e riflettere sul senso di quel che si traduce nel contesto di utilizzo, poiché è molto facile tradurre una cosa per un’altra...
Ci sono all’incirca un migliaio di linee da tradurre (ci vuole meno tempo di quel che si creda...)
- Se questo modo di traduzione on line costituisce un problema, oppure si preferisce effettuare tutta la traduzione a casa propria, off line, è possibile farlo scaricando SPIP e lavorando sui file di lingua che possono essere modificati con qualsiasi word processor, e in seguito si inviano i file tradotti per email per integrarlo nel CVS.
La distribuzione di SPIP contiene una cartella ecrire/lang/
nel quale si trovano, per ogni lingua, due file spip_xx.php3
e public_xx.php3
, dove ’xx’ rappresenta il codice ISO della lingua. spip_xx.php3
viene utilizzato dal programma stesso mentre public_xx.php3
dai modelli della distribuzione.
Questo file è organizzato in maniera relativamente semplice: ogni stringa di caratteri da tradurre è rappresentata da una linea del tipo
'avis_chemin_invalide_1' => 'Le chemin que vous avez choisi',
che bisogna tradurre con:
'avis_chemin_invalide_1' => 'Il percorso scelto',
e così via.
Alcune particolarità meritano attenzione:
1) al pari della traduzione on line, quando una variabile è presente in una stringa essa viene inserita tra due ’@’: ’avis_erreur_sauvegarde’ => ’Erreur dans la sauvegarde (@type@ @id_objet@) ! ’. Non bisogna modificare i caratteri tra due ’@’, poiché essi saranno sostituiti per formare la stringa finale: "Erreur dans la sauvegarde (article 7) !"
2) I caratteri accentati sono scritti indifferentemente in entità HTML (é) o in entità unicode (é)
3) Il carattere apostrofo (’) deve essere preceduto da un backslash (\’)