Sviluppato inizialmente per gestire il sito uZine 2, SPIP è naturalmente destinato a gestire un sito di tipo webzine: alla base, una gerarchia di rubriche, e articoli inseriti in queste rubriche. Il sistema gestisce anche i forum e le brevi (per esempio: rassegna stampa...).
Vediamo più dettagliatamente quali sono questi diversi elementi gestiti da SPIP, chiarendo al tempo stesso il vocabolario utilizzato in seguito.
1. La gerarchia delle rubriche
Una rubrica è uno spazio destinato ad accogliere articoli, brevi... Niente di più semplice: è possibile dire anche cartella (similmente al proprio computer dove i documenti sono distribuiti in diverse cartelle).
Le rubriche possono essere inserite una dentro l’altra, formando così una gerarchia. Una rubrica può essere o all’interno di un’altra rubrica o non essere collegata a nessun’altra rubrica e costituisce quindi un punto di entrata nel sito (parliamo in questo caso di rubrica di testa o di sezione). L’inserimento di una rubrica dentro un’altra rappresenta l’ossatura del proprio sito, poiché è intorno a questa struttura che i diversi elementi del sito (articoli, brevi, siti in syndication...) troveranno la loro collocazione.
Di seguito, le rubriche 1 e 2 sono delle sezioni (logicamente, queste rubriche definiscono i grandi "settori" tematici del sito).
Niente di più semplice. Qui sopra, le rubriche 11, 12 e 13 sono nella rubrica 1. Le rubriche 221 e 222 sono nella rubrica 22, e quest’ultima è nella rubrica 2.
Si definisce gerarchia il percorso logico che conduce a una rubrica. Quindi, la gerarchia della rubrica 221 è: rubrica 2, poi rubrica 22.
La gestione della struttura gerarchica è molto semplice: è sufficiente indicare in quale rubrica si situa ogni rubrica (ciò si effettua usando un semplice menu a tendina).
Lo schema suesposto mostra come si sposta una rubrica: quando si sposta una rubrica tutte le sotto-rubriche in essa contenute la "seguono" verso la nuova localizzazione. Per esempio, se spostiamo la rubrica 22 all’interno della rubrica 12, le rubriche 221 e 222 la seguono (avremmo potuto spostare la rubrica 22 anche alla radice del sito, come rubrica di testa, o dentro la rubrica 23 per esempio. Al contrario, l’interfaccia grafica vieta di spostare la rubrica 22 dentro la rubrica 221: così facendo si otterrebbe un ciclo che il sistema non saprebbe gestire.
Segnaliamo ora il primo grande limite di SPIP: SPIP gestisce solo una struttura unica, ed è la struttura gerarchica che abbiamo appena descritto. In particolare:
- non è possibile che una rubrica appartenga a due rubriche diverse (per esempio, per un sito di cinema non si può creare una rubrica "Orson Welles" che dipende dalla rubrica "Registi" e contemporaneamente alla rubrica "Attori"); ciò vieta anche di creare più gerarchie incrociate;
- SPIP non gestisce le strutture cicliche (o ricorsive).
Queste limitazioni non sono dovute a difficoltà tecniche: l’imperativo, in questo caso, è stato quello di mantenere semplice l’utilizzo, e soprattutto la semplicità dell’interfaccia (creare un’interfaccia per una tale gerarchia è facile, poiché ha un uso frequente; al contrario, gestire simultaneamente più livellli gerarchici o strutture ricorsive pone grandi problemi di ergonomia).
È possibile avere un forum per ogni rubrica (vedi sotto).
Concludiamo questa parte sulle rubriche spiegando il principio delle rubriche attive. Capita spesso, quando si lavora sul sito, che alcune rubriche siano vuote, o che contengano solo articoli non ancora pubblicati (sono ancora in fase di redazione e quindi non ancora resi pubblici). Immaginiamo per esempio che la rubrica 221 non contenga alcun articolo pubblicato; è evidente che, se un visitatore del sito arriva su questa rubrica, sarebbe in un vicolo cieco: una rubrica che non gli propone nessuna informazione. Per tale motivo parliamo di rubriche attive: sul sito visitato dal pubblico, solo le rubriche che contengono articoli pubblicati (o sotto-rubriche che contengono articoli pubblicati) sono considerate attive, e quindi mostrate sul sito pubblico. Questa gestione delle rubriche attive/non attive è automatica; tuttavia, il webmaster deve essere cosciente che tutte le rubriche create nella parte riservata di SPIP non appaiano obbligatoriamente sul sito pubblico.
2. Gli articoli
Gli articoli sono ancora più semplici: un articolo si trova in una rubrica. Punto e basta. Ciò si gestisce molto semplicemente con un menu a tendina.
Da notare che una rubrica che contiene sotto-rubriche può contenere anche articoli.
L’unica cosa da tenere in considerazione per gli articoli è lo status. Un articolo può essere:
- in preparazione: l’autore (o gli autori) ci sta lavorando, quindi esso non appare sul sito pubblico e il suo accesso è limitato all’area riservata;
- proposto per la pubblicazione: quando l’autore decide che l’articolo è terminato lo propone al comitato di redazione (gli amministratori e gli altri redattori) al fine di decidere se deve essere pubblicato o meno. L’articolo non è ancora visibile pubblicamente, ma tutti i partecipanti all’area riservata possono leggerlo e sono invitati a fare commenti in un forum collegato all’articolo;
- pubblicato on line: l’articolo viene pubblicato sulla parte pubblica del sito;
- rifiutato: l’articolo non viene pubblicato.
Questa è l’unica cosa che si deve comprendere riguardo agli articoli; per il resto è molto semplice, e il tutto viene gestito tramite un’interfaccia Web.
Limitazione: un articolo può essere collocato solo in una rubrica (stesso problema precedente di concezione dell’interfaccia).
È possibile collegare un forum ad ogni articolo (vedi sotto).
3. Le brevi
La descrizione più semplice per le brevi è l’anglicismo news. Sono "articoli" di minore importanza rispetto ai veri articoli, e non sono firmati. In compenso, è molto facile aggiungere un link verso un articolo o un sito Web. Le brevi sono quindi ideali per creare una rassegna stampa on line (ma nulla vieta di farne altri usi).
Le brevi hanno una gestione più sommaria degli articoli:
- le brevi possono essere collegate solo a sezioni, a capitoli di testa (nel nostro esempio, le brevi corrispondono alla rubrica 1 e 2);
- le brevi non sono firmate e la loro creazione è molto semplice: interfaccia ridotta, conferma con un clic.
È possibile collegare un forum ad ogni breve (vedi sotto).
4. I forum di discussione
I forum di discussione sono gestiti automaticamente da SPIP. I forum di discussione sono collegati direttamente al contenuto redazionale del sito: è possibile aprire un forum indipendente per ogni articolo, per ogni rubrica e per ogni breve.
Di default i forum di SPIP sono moderati a posteriori. Ciò significa che ogni messaggio inviato da un utente del sito viene pubblicato immediatamente. In compenso, gli amministratori del sito dispongono di un’interfaccia che permette loro di leggere gli ultimi messaggi inviati nell’ultima settimana e, se necessario, di cancellarli.
L’amministratore del sito può decidere di modificare il comportamento dei forum. Egli può scegliere:
- l’assenza totale di forum sul sito;
- forum moderati a priori: i contributi appaiono solo dopo la convalida dell’amministratore;
- forum su abbonamento: i partecipanti devono prima registrarsi e ricevere (automaticamente) per email un codice che permette loro di parteciparvi.
I messaggi eliminati non sono distrutti dall’archivio: sono messi da parte e visualizzano l’indirizzo IP del mittente, la data e l’ora dell’invio. In caso di problemi legali (o di uno spammer folle), è una risorsa indispensabile.
Quando i forum sono attivi è possibile, per ogni articolo, vietare localmente l’uso di un forum.
5. Gli autori
SPIP gestisce gli autori del sito in due maniere contemporaneamente: per la firma degli articoli (pseudonimo, gestione degli indirizzi email, biografia...), e per la gestione degli accessi all’area riservata. Questi due aspetti si gestiscono attraverso la medesima interfaccia (riservata agli amministratori).
6. I siti in syndication
I sistemi di pubblicazione automatica (SPIP, phpNuke...) creano automaticamente un file standard (in XML) che indica le ultime pubblicazioni.
SPIP permette di andare a recuperare questi file sulla rete e di includerli nella propria navigazione. Pertanto, è possibile indicare sul proprio sito degli elenchi delle ultime pubblicazioni su altri siti. Quando questi siti sono aggiornati, le novità appaiono automaticamente sul proprio sito.
In SPIP, i siti in syndication sono indicati nelle rubriche (in modo da visualizzare, a lato dei propri articoli, articoli di argomento simile estratti da altri siti).
7. Le petizioni
È possibile allegare a qualsiasi articolo una petizione convalidata via email. Pochi clic permettono di configurare una tale petizione (invitando gli utenti a "firmare" quel dato testo).
La procedura di firma effettua automaticamente la convalida via email (viene inviata un’email al firmatario, che riporta l’URL sul quale "convalidare" la propria firma). In questo modo, si ottengono petizioni più "affidabili", poiché ogni firma corrisponde esattamente a un indirizzo email esistente.
8. Le parole chiave
È possibile creare parole chiave collegate agli articoli. Per esempio, un articolo può essere collegato alle parole chiave "Italia", "Politica"... L’uso delle parole chiave permette di proporre una navigazione tra diversi articoli che discutono lo stesso argomento; in particolare, ciò permette di aggirare la limitazione di SPIP di non poter far appartenere un articolo a più rubriche contemporaneamente.